La Sardegna è una terra antica, dove sono custoditi reperti e testimonianze di immenso pregio storico e culturale, che ne fanno una meta perfetta per gli amanti dei luoghi dal fascino d’altri tempi e, naturalmente, per gli appassionati di storia.
La zona di Cagliari, in particolare, vanta numerose aree archeologiche di grande importanza, che meritano di essere visitate in tutta calma per godere appieno della loro suggestiva atmosfera. I prezzi delle offerte vacanze per la Sardegna, molto più abbordabili in questo periodo dell’anno, ci vengono incontro nell’organizzazione del viaggio. Ecco allora qualche tappa da inserire nel vostro itinerario all’insegna dell’archeologia.
Area Archeologica di Nora - Intorno al promontorio del Capo di Pula, collegato alla terraferma solo da un sottile istmo di terra, sorge una delle più importanti aree storiche della Sardegna: l’antichissima Nora. Le sue origini risalgono al periodo compreso tra il IX e l’VIII secolo a.C., come testimonia l’antica stele che porta il nome del paese, ma i maggiori reperti rinvenuti nell’area risalgono al VII secolo a.C.. L’area archeologica si articola in due zone principali, una incastonata sulla costa e l’altra sull’altura di Tanit: è di certo quest’ultima quella di maggiore impatto; vi si possono infatti ammirare resti di teatri e templi risalenti all’età punica.
Area Archeologica di Santa Vittoria - A metà strada tra le regioni storiche della Trexenta e del Sarcidano, si trova la testimonianza nuragica più estesa dell’isola. Con i suoi tre ettari di superficie, l’area di Santa Vittoria si sviluppa sull’altopiano della Giara di Serri e comprende differenti complessi e strutture originarie di varie epoche, dall’Età del Bronzo a quella Romana. Tra gli elementi archeologici più significativi, fanno capolino il Tempio del Recinto delle Feste, la struttura del Doppio Betilo, il Pozzo Sacro, il Tempio della Capanna del Sacerdote, la Curia, il Santuario di Santa Maria della Vittoria e l’omonima Necropoli.
Area Archeologica dell’Arubiu - Nel cuore del Sarcidano, il promontorio di Pranemuru ospita la suggestiva area archeologica che prende il nome dall’importante nuraghe intorno a cui si sviluppa, l’unico pentalobato sinora scoperto. Protetto da un bastione di cinque torri e un antemurale di sette torri, il nuraghe include tre cortili interni aperti al pubblico: lo spettacolo all’interno della struttura è davvero suggestivo, ancor di più se siete appassionati di fotografia.
Altre mete da mettere in agenda sono, senza dubbio, Armungia, Is Paras, Pranu Mutteddu e Adoni: naturalmente se siete muniti di macchina, dato che si tratta di zone non servite dai mezzi pubblici. Valutate quindi con attenzione le proposte di Yalla Yalla e altre agenzie di viaggio, verificando sempre la possibilità di aver facile accesso a un noleggio auto.
di Luca Redazione