Letture: ... - Teatro-Danza a Verona - VR
dove: | Teatro Romano Via Regaste Redentore, 2 |
data: | da giovedì 23 agosto 2012, alle 21:00 a sabato 25 agosto 2012, alle 00:00 |
intrattenimenti: | |
info sul luogo: | L'evento si svolge al coperto |
Qui trovi maggiori informazioni su questo evento |
Organizzazione: | Non definito |
Referente: | Non definito |
E-mail: | Contatta il referente |
Telefono: | 0458077201 |
64esima edizione dell’Estate Teatrale Veronese 2012
LA MORTE DEL CIGNO - LO SPETTRO DELLA ROSA L'APRÈS MIDI D'UN FAUNE - BOLERO - L'AMORE STREGONE
Da Giovedi 23 a Sabato 25 Agosto 2012
Il Malandain Biarritz Ballet torna al Teatro Romano dopo i grandi successi del 2007 e del 2010 quando presentò, rispettivamente, Le creature di Prometeo su musica di Beethoven e Romeo e Giulietta su musica di Berlioz. Entrambe le coreografie erano di Thierry Malandain.
Il programma che la celebre compagnia francese propone nel 2012 è un omaggio alla grande danza del Novecento. Cinque i balletti in programma: cinque capolavori creati tra il 1905 e il 1928 e riproposti nelle coreografie di Malandain che ne esaltano la valenza classica e i contenuti originali attualizzandone però la costruzione coreografica e gli elementi visivi e scenografici.
Apre la serata il più celebre assolo della storia della danza: La morte del cigno che Michel Fokine creò nel 1905 a Pietroburgo per Anna Pavlova su Le cygne dal Carnevale degli animali di Camille Saint-Saëns.
Segue Lo spettro della rosa sull’Invito alla danza di Carl Maria von Weber, rivisitazione del balletto (anche questo di Fokine) del 1911.
E' poi la volta dell’Après-midi d’un faune che il 19 maggio 1912 (proprio cento anni fa) rivelò la genialità di Vaslav Nijinsky e rivoluzionò i canoni della danza.
Travolgenti gli ultimi due balletti della serata: Bolero su musica di Ravel, balletto che vanta tantissime edizioni dopo la prima parigina del 1928 a firma di Bronislava Nijinska e L’amore stregone su musica di Manuel de Falla, storia d’amore e morte in un villaggio andaluso resa celebre dall’Argentinita che la allestì a Parigi nel 1928.